sabato 24 settembre 2011

MY DYING BRIDE - Evinta


MY DYING BRIDE
Evinta
(Peaceville Records)

Ben poco da dire, su quest'ultima uscita della Sposa – deludente, né più né meno.
Se già A Line Of Deathless Kings scricchiolava e The Lies I Sire denotava la più totale mancanza d'ispirazione, quest'ultimo Evinta è semplicemente un disco vuoto.

Vuoto e terribilmente pretenzioso, peraltro.
Una serie di arrangiamenti orchestrali\dark ambient a partire da vecchie (e gloriose) linee melodiche di capolavori delle epoche passate.
Una serie di piccole sinfonie; e come idea, ammetto di averla trovata interessante.
Ma i risultati sono tutt'altro che lusinghieri: un disco piatto, che non trasmette alcuna emozione, freddo fino al midollo, e che peraltro osa sporcare la memoria di pezzi storici come Sear Me MCMXCIII.
Non noioso, ci s'intenda; il disco scorre benissimo (la capacità del gruppo di creare pezzi scorrevoli è una qualità che raramente è loro venuta meno) – ma non colpisce affatto, salvo qualche breve, brevissimo passaggio qua e là.
Qualche breve passaggio qua e là, di due dischi di cui è composta l'opera (tre in versione deluxe); e, perlopiù, si tratta dei passaggi melodici dei vecchi classici.
Pare di ascoltare una brutta, orribile copia degli Elènd.

Questa uscita segna un'ulteriore e difficilmente discutibile tappa nella discesa artistica intrapresa da qualche anno a questa parte dal gruppo; poco è rimasto da sperare in un risollevamento della Sposa.
E' riascoltare i vecchi capolavori, a questo punto, la cosa migliore da fare per tutti gli appassionati dell'ensemble.

Voto: 4/10
Laolet

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